Relativamente al pane per disglutinici di mia ideazione, sono state fatte molte analisi scientifiche. La prima riguarda una mera analisi del pane allo scopo di determinarne il contenuto di glutine. Questo il documento fornito dal laboratorio accreditato AIC che ha effettuato l’analisi, evidenziando la presenza di 24 parti per milione di glutine:
Fatto questo, ho cercato di capire se il prodotto realizzato rispettasse le aspettative che avevano dato inizio al progetto. Ho fatto preparare quindi del pane in semplici stampi rettangolari protetti da contaminazioni esterne e, assicuratomi che le proprietà organolettiche di questo cibo primario per la nostra alimentazione fossero di alto livello, ho contattato l’ing. Daniele Gullà, che a Bologna compie degli interessanti studi di valutazione sulle immagini fornite dall’analisi delle vibrazioni energetiche degli alimenti. I risultati sono stati strabilianti. In questa pagina inserisco le foto più significative e le comclusioni cui l’ing Gullà è giunto. Inserisco comunque l’intera documentazione che mi è stata fornita, dove sono illustrate le tecniche e le tecnologie utilizzare. Il file (un documento PDF) è scaricabile da questo link: Daniele Gullà – Rilievi Fotonici Vibrazionali Alimenti R05.pdf
Dalle prime analisi fotometriche realizzate utilizzando la fotocamera di kirian, che ha fornito questi incredibili risultati
si è passati ad immagini particolareggiate che hanno ulteriormente illustrato la presenza di un’aura energetica molto ampia ed estesa nel pane prodotto ocn la mia farina. Negli scatti si vede immediatamente come l’aura energetica del pane ordinario sia appena presente. Nei prodotti artigianali (Altamura, ed altri, tutti di qualità elevata) ed in quello fatto con la farina senza glutine oggetto della mia ricerca i valori energetici dell’aura siano assolutamente superiori ed addirittura straordinari nel caso della mia farina.
Ed ecco le conclusioni cui è giunto l’Ing. Gullà:
Che dire. Pur sperando in un esito positivo non mi sarei aspettato valori tanto alti.
